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I CICLI RELAZIONALI DELLE COPPIE
Molti considerano la terapia di coppia l'epitaffio di una relazione sentimentale; una sorta di estremo tentativo di salvare qualcosa che si ritiene – spesso a ragione – ormai inesorabilmente perduto. Anche per questo motivo, la terapia diviene in molti casi un ultimo ring sul quale si consuma l'ennesimo conflitto coniugale, uno spazio di lotta e non di apertura o di confronto, un'altra possibilità di ricordare al “pubblico” (il terapeuta) di chi sono le colpe del fallimento, e su chi ricadrà la vergogna e l'onere della caduta.
Come è ovvio, il naufragio di un rapporto affettivo raramente è causato da uno solo dei partner. Esso è invece figlio dell'interazione maladattiva degli schemi relazionali di entrambi i soggetti.
Ogni individuo, nel corso delle prime esperienze di apprendimento con il mondo circostante, costruisce una definizione di sé stesso e delle persone intorno ad esso, elaborando in tal modo delle precise aspettative che influenzeranno inesorabilmente le sue scelte future. Così, se vivrà in una famiglia giudicante, capace soltanto di critiche e di un'accettazione mediata dai risultati raggiunti, la persona costruirà con grande probabilità schemi di inadeguatezza e di deprivazione emotiva, secondo i quali non vi potrà essere reale comprensione dei bisogni emotivi da parte degli altri, e dunque non potrà essere attesa in alcun modo, in nessuna relazione possibile; e ancor peggio, la propria adeguatezza e amabilità saranno sempre declinate in relazione alla propria capacità prestazionale. In altre parole: “sarò amato soltanto se dimostrerò di meritarlo”.
Come è facile intuire, schemi come quelli sopra descritti non possono che influenzare il modo con cui ogni individuo interagisce con il mondo esterno, e dunque anche nella scelta del partner affettivo.
Nelle prime battute di una terapia di coppia è fondamentale osservare le dinamiche conflittuali dei due partner: è spesso uno strumento fondamentale, che manca nelle terapie individuali, per poter riconoscere con facilità gli schemi sottostanti ai due protagonisti della relazione.
Ogni volta che uno schema viene attivato, e che dunque risuona fortemente nella mente della persona, essa mette in atto una “risposta” che le permetta di gestire le emozioni dolorose associate allo schema stesso. Quando una coppia vive una situazione di stress capace di toccare le vulnerabilità di ciascun partner, si strutturano dei circoli viziosi (definiti “loop”) basati sugli stili di risposta (definiti “coping”) di ognuno di essi. Gli stili sono essenzialmente tre: fight (che tende a ipercompensare i significati dello schema), flight (che si basa sull'evitamento) e freeze (che si basa su una passiva resa allo schema stesso). In base alle scelte dei partner, la coppia si ritroverà in un particolare circolo maladattivo (fight/flight loop; fight/fight loop; fight/freeze loop, e così via), capace soltanto di creare conflitti ulteriori e pattern di comportamenti che rafforzeranno e perpetueranno gli schemi sottostanti.
Facciamo un piccolo esempio, molto comune nelle coppie conflittuali. Lei si sente poco considerata dal partner, che non mostra alcun interesse rispetto alle sue fatiche e alle sue frustrazioni, attivando così uno schema di deprivazione emotive. Una sera, il compagno torna tardi dal lavoro senza avvisare, e lei inizia a criticarlo furiosamente, inseguendolo nelle stanze della casa, soffocata dalla rabbia (fight). Lui si sente attaccato in maniera del tutto irragionevole, e le critiche attivano uno schema di inadeguatezza, al quale risponde chiudendosi in una stanza, accendendo la tv al massimo per non sentire la voce della partner (flight).
È importante riuscire a identificare il prima possibile il ciclo maladattivo nel quale la coppia si è arenata, per aiutare i partner a riconoscere le dinamiche e gli schemi sottostanti, distanziandosene emotivamente. Spesso, infatti, gli eventi presenti sono semplici “ricordi” delle esperienze, esse sì davvero dolorose, che hanno portato a costruire gli schemi di vulnerabilità. Diventarne consapevoli è spesso un primo, fondamentale passo, per liberarsi dal loro giogo e costruire delle interazioni di coppia basate sulla reale comunicazione e sull'aiuto reciproco.