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MANIPOLAZIONI
Che cos'è la manipolazione psicologica? Ovviamente ne esistono tipologie differenti; le peggiori riguardano forme di violenza fisica e psicologica, le migliori i trucchetti con cui le nonne riescono a far studiare i nipoti prima di lasciarli giocare con la playstation.
La forma più divertente e forse anche più immediata di manipolazione mentale è quella degli illusionisti, i quali spesso ammettono di dover essere degli abili conoscitori della mente umana ancora prima che capaci di particolari destrezze manuali. I “maghi del ventunesimo secolo” basano tutti i loro spettacoli sui nostri personali “bug” cognitivi, soprattutto quelli correlati alla nostra capacità attentiva. Partendo dal presupposto che, per quanto multitasking, il nostro cervello abbia uno spazio attentivo limitato, essi utilizzano dei trucchi visivi per indurre la mente a focalizzarsi su alcuni aspetti dello spettacolo, riuscendo così a tenerle nascoste gli elementi più importanti. È questa la destrezza fondamentale per un bravo mago; e la cosa importante è che essi ne sono consapevoli, tanto da usare la manipolazione, di per sé un'azione truffaldina, in maniera così specchiata e diretta, da risultare paradossalmente onesta.
Purtroppo in molte altre situazioni la manipolazione non viene utilizzata con le stesse finalità, e ancor peggio, con la stessa onestà intellettuale. E questo, sempre più spesso, in contesti che vorrebbero essere orientati al benessere individuale, al sostegno e all'aiuto di persone schiacciate dalle fragilità della vita. Gli pseudo-professionisti della PNL e dintorni basano tutti i loro corsi di gruppo su queste dinamiche manipolatorie, utilizzando le loro scarse conoscenze della psicologia umana per costruire degli spettacoli eccezionali dal punto di vista scenico, ma del tutto fuorvianti e senza alcun fondamento scientifico. Seppur la maggior parte di essi tendano a difendere pervicacemente la “disciplina”, sottolineando come essa sia solo uno strumento, e come tale né buona né cattiva, cercando di spostare il cuore della questione su aspetti meno importanti, quasi a evidenziare come sia tutto uguale, psicologia e magia, è importante non cadere in questa ennesima forma di manipolazione mentale. La psicologia è una scienza, con tutti i limiti e gli errori che essa porta con sé, essendo un prodotto della mente umana. Tutto il resto, pur volendo darsi una presentazione professionale da psicologia d'avanguardia, riempiendosi la bocca di concetti e tematiche ad essa inerenti, ma del tutto decontestualizzati e dunque distorti, è vuoto ben truccato, conseguenza demenziale di un momento storico in cui si cercano risposte sbagliate, purchè rapide, veloci e possibilmente magiche.
Nei contesti di gruppo in cui vengono costruite queste fantastiche manifestazioni di magia è molto semplice agire sulle variabili mentali che conducono alla manipolazione dell'individuo. Come abili prestigiatori gli pseudo-professionisti utilizzano il gruppo stesso come veicolo dell'illusione, portando la persona a credere di ottenere cambiamenti rilevanti in pochi giorni (spesso il solo spazio di un weekend), attraverso principi di psicologia semplici ma potenti, come per esempio quello della “diffusione”. La persona, aprendosi al gruppo circostante, ha l'impressione di ridurre il peso della propria fragilità e la responsabilità dei propri errori. I comportamenti che mette in atto durante il corso non sono una diretta conseguenza di un cambiamento profondo, ma della sua stessa partecipazione al gruppo. Perduto quest'ultimo, tornando a casa e alla propria quotidianità, svanisce tutto il resto, come dopo una sbornia collettiva, in cui la realtà sembrava splendida, proprio perchè distorta dall'alcool assunto.
Il benessere emotivo delle persone è troppo importante perchè venga lasciato in mano a persone senza alcuna preparazione scientifica e tecnica adeguata, abili nel marketing piuttosto che nella psicologia umana. Lasciamo che la manipolazione, nei suoi aspetti più divertenti e scenografici, sia soltanto lo strumento dei prestigiatori, difendendoci da tutte le altre deviazioni, affrontando le difficoltà e i disagi della vita affidandoci alla conoscenza e non alla magia.